Trump e la verità flessibile: il fact-check del suo discorso al Congresso

Un’analisi dettagliata delle dichiarazioni di Donald Trump nel suo ultimo discorso al Congresso, smascherando falsità, esagerazioni e manipolazioni su economia, clima, immigrazione e politica estera.

Donald Trump non ha deluso nel suo ultimo discorso al Congresso: tra proclami e attacchi, ha disseminato una serie di affermazioni che, a un fact-check attento, si rivelano quanto meno discutibili. Dal risparmio governativo ai dazi, dall’immigrazione all’economia, passando per il cambiamento climatico e gli aiuti all’Ucraina, il suo intervento è stato costellato da esagerazioni, mezze verità e affermazioni del tutto infondate.

Trump e il Dipartimento dell’Efficienza del Governo

Trump ha vantato che il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), un’iniziativa supportata da Elon Musk, avrebbe fatto risparmiare ai contribuenti “centinaia di miliardi di dollari”. Peccato che i numeri non tornino: il sito ufficiale dell’ente parla di 105 miliardi di dollari, e senza prove concrete. Inoltre, molte delle sue dichiarazioni su presunti contratti annullati per ridurre gli sprechi risultano gonfiate o inesatte. Emblematica l’affermazione secondo cui DOGE avrebbe risparmiato 8 miliardi di dollari annullando un contratto che in realtà valeva appena 8 milioni!
Ancora più bizzarra la storia dei “topi transgender”: Trump ha affermato che il governo avrebbe speso 8 milioni di dollari per “trasformare i topi in transgender”. La realtà? Tre progetti di ricerca per un totale di circa 477.000 dollari sugli effetti della terapia ormonale nelle scimmie per studiare l’HIV. L’ennesima distorsione utile per scaldare la sua base elettorale.

Le bufale economiche di Trump

Sui dazi, Trump ha dichiarato che il suo piano genererà “trilioni e trilioni di dollari” per gli Stati Uniti. Peccato che i dazi non siano pagati dai paesi esportatori, ma dagli importatori statunitensi, e spesso i costi vengono scaricati direttamente sui consumatori.
Per non parlare dell’ottimismo delle piccole imprese: secondo lui, l’indice NFIB ha segnato “il più grande incremento mensile mai registrato” con un balzo di 41 punti. In realtà, quel dato riguarda solo una componente specifica dell’indice, mentre il valore complessivo è sceso nei mesi successivi.
Infine, il tormentone del prezzo delle uova: Trump accusa Biden di averlo “schizzato alle stelle”, ma la colpa è principalmente dell’influenza aviaria, che ha costretto all’abbattimento di interi allevamenti. Un fenomeno che continua anche sotto Trump.

Il cambiamento climatico e le fantasie di Trump

Trump si vanta di aver fermato la “nuova truffa verde”, ma la verità è un’altra: Biden non ha mai approvato il “Green New Deal” e la legge ambientale che Trump vuole smantellare (l’Inflation Reduction Act) ha già generato miliardi di investimenti in energie rinnovabili. Sul fronte internazionale, Trump dice di aver ritirato gli USA dall’Accordo di Parigi per evitare “trilioni di dollari di costi”, quando in realtà gli impegni statunitensi si aggirano sui 5,8 miliardi di dollari. Un’enorme differenza rispetto alla cifra sparata da Trump.

Immigrazione: dati manipolati ad arte

Trump sostiene che, grazie a lui, gli attraversamenti illegali alla frontiera sono ai minimi storici. Falso. I dati ufficiali mostrano che ci sono stati periodi con numeri più bassi nei primi anni ’60. E la bufala dei “migranti rilasciati dagli istituti psichiatrici”? Nessuna prova. Nemmeno la sua stessa campagna è riuscita a trovarne.

Le accuse a Biden: un mix di esagerazioni e bugie

Secondo Trump, Biden avrebbe “ferocemente perseguitato” il suo predecessore con il Dipartimento di Giustizia. Peccato che le incriminazioni siano state presentate da un procuratore speciale indipendente e che non ci sia alcuna prova del coinvolgimento diretto di Biden. E sull’inflazione? Trump la definisce “la peggiore in 48 anni”, ma il tasso del 9,1% del 2022 non si avvicina minimamente al record del 23,7% del 1920. Oggi l’inflazione è tornata sotto controllo, ma Trump preferisce ignorare i numeri.

Aiuti all’Ucraina: una montagna di frottole

Trump ha dichiarato che gli USA hanno speso 350 miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina mentre l’Europa ne ha dati solo 100 miliardi. Niente di più falso: l’UE e i paesi europei hanno fornito circa 263 miliardi di dollari, più degli Stati Uniti.

Il ridicolo record delle vittime del Canale di Panama

Infine, Trump ha sparato una cifra assurda: secondo lui, 38.000 americani sono morti durante la costruzione del Canale di Panama. Il numero reale? Circa 5.600, e la maggior parte erano lavoratori caraibici.

Conclusione

Insomma, Trump continua a giocare la sua partita politica con un mix di propaganda, distorsioni e vere e proprie bugie. Un fact-check attento rivela come molte delle sue affermazioni siano basate su dati falsi o gonfiati. Ma nell’era della disinformazione, il suo pubblico lo ascolta ancora, senza troppe domande.

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