Oggi dovrebbe sbarcare nel porto albanese di Shengjin la nave della Marina Militare Italiana “Libra”, salpata due giorni fa da Lampedusa per compiere una missione vitale per l’interesse nazionale. Questa missione ha richiesto l’impiego di 64 uomini e donne di equipaggio e un costo stimato tra i 250.000 e i 280.000 euro, ma l’obiettivo finale giustifica ampiamente e indubbiamente un tale impiego di risorse pubbliche, tra l’altro ininfluenti in questa età dell’oro italiana di cui tutto il mondo sta parlando. C’è lavoro per tutti e l’occupazione non è mai stata così alta! Cresciamo più di tutti e fonti autorevoli parlano di talpe che Scholz ha messo nel Gabinetto di Giorgetti per copiare il miracolo italiano! Cosa vuoi che siano 280.000 euro? E poi il gioco vale la candela. Per questa modica cifra, l’Italia ha trasportato ben 16 migranti (16!) in Albania, nell’hotspot d’oltremare che il Primo Ministro albanese Edi Rama (socialista e fervente ammiratore della nostra Giorgia Meloni) ha concesso allo Stato italiano in base al celeberrimo “Protocollo Italia-Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria”. Il resto dei 100 migranti sbarcati in questi giorni a Lampedusa è stato avviato ai centri di accoglienza per le normali procedure di identificazione e richiesta di asilo, in quanto provenienti da Paesi in guerra o comunque impossibili da definire “sicuri”, mentre questi 16 migranti provenienti da Egitto e Bangladesh (Paesi considerati sicuri dal Governo italiano, ma su questa sicurezza le Autorità di Giustizia europee e il buon senso non concordano del tutto) avranno l’onore di inaugurare le strutture che il Governo italiano ha attrezzato in terra albanese, ritornata suolo italico dopo quasi 80 anni, nostalgia canaglia… Questa proporzione di 16 su 100, tra l’altro, se anche fosse corretta, renderebbe evidente quanto sia del tutto campata in aria la baggianata di gommoni che sbarcano pieni di giovani africani palestrati che non vedono l’ora di arrivare in Italia per stuprare, spacciare e delinquere. Chi rischia la propria vita e quella dei propri figli nel Mediterraneo e nei lager libici lascia dietro di sé orrori ben peggiori. E il resto di quei 100 migranti sta richiedendo asilo, perché sono questo, profughi e rifugiati che hanno bisogno di asilo, non muscolosi spacciatori nigeriani. Ma torniamo alla Libra e al suo preziosissimo carico. Con 15-18.000 euro a migrante, si sarebbero potuti pagare una crociera di lusso intorno al mondo, un percorso di integrazione, un corso di formazione, qualche ventina di i-phone di ultima generazione, di cui a quanto pare i migranti già arriverebbero dotati. Invece no. L’Italia ha deciso che è più conveniente trasportarli un attimo in Albania, dove funzionari italiani in trasferta procederanno a ulteriori atti di identificazione, e se saremo fortunati tutti e 16 saranno rimpatriati. Insomma, tutta questa tarantella ha un costo stimato di quasi un miliardo di euro (1.000.000.000! ecco, con tutti gli zero forse si capisce meglio) in 5 anni. A chi ha fatto notare la manifesta inutilità di spostare l’identificazione di un numero di migranti che già si prevedeva esiguo in Albania, il Governo ha risposto che l’intento è soprattutto di deterrenza, di dissuasione. Nel mio piccolo, ho solo qualche piccola osservazione. Ho capito che l’Italia è in crescita, siamo tutti ricchi e felici e nessun italiano è stato bene come sotto questo Governo, però comunque mi sembra un tantino costoso come spot dissuasivo. E poi dubito che chi scappa da guerra, fame, mutilazioni, persecuzioni, chi è pronto a rischiare la vita per una speranza cambi idea perché c’è l’hotspot in Albania. Perché di questo stiamo parlando. Questi sono in maggioranza i migranti che sbarcano in Italia, come dimostra proprio il caso della Libra. Poi ci sono anche i criminali, è chiaro, come ci sono in ogni comunità. E tra i migranti i criminali sono in proporzioni maggiori, come capita in ogni comunità che vive ai margini e come sappiamo benissimo noi campani che abbiamo interi quartieri periferici consegnati al crimine organizzato. Ma affrontare la questione dei migranti e delle migrazioni come se fosse un problema di sicurezza, come si avvia a fare l’Europa intera, spaventata dall’avanzata delle destre estreme, è un errore che sconteremo amaramente. Si tratta di una questione sociale, di una questione globale, di una questione epocale, che richiede una visione molto più lungimirante di quanto questa classe politica europea piccina piccina sia mai capace di avere.
Magistrati vs Politici: uno scontro che non esiste (ma che fa comodo a qualcuno)
Tra accuse, polemiche e giochi di potere, la verità è