Da libertà illusorie a democrazia in crisi: il monito di un padre dal 2045 che denuncia l’erosione dei diritti e l’insidioso autoritarismo, esortandoci a non soccombere all’indifferenza.
Figli miei cari,
vi scrivo da un tempo che non avete ancora vissuto, da un mondo che non avete ancora visto ( per vostra fortuna)
Nel mio tempo libertà che voi considerate scontate sono simulacri vuoti, diritti che ritenete universali sono garantiti soltanto a una sparuta minoranza che esercita il Potere, la censura del pensiero è la regola, l’obbedienza è l’unica opzione consentita.
Vi starete chiedendo se nel frattempo sia accaduta una rivoluzione traumatica, un violento colpo di Stato o una guerra nucleare perché tutto precipitasse nel sonno della Ragione. Nulla di tutto questo cari miei: la nostra cecità intellettuale ,la nostra indifferenza a quello che lentamente stava accadendo ha consentito una graduale ma inesorabile trasformazione della società in senso autoritario.
Dapprima ci sono stati i populisti che sfruttando le crepe di una classe politica smarrita e sempre meno autorevole, hanno condannato ideali e ideologia senza alcun tipo di distinzione : tutti uguali e quindi tutti colpevoli. Sono iniziati gli insulti in piazza e nelle Istituzioni, ma abbiamo creduto che fosse un fenomeno passeggero e non lo abbiamo contrastato. Anzi, a volte, ce ne siamo compiaciuti.
Poi è arrivato il vento paralizzante della paura soprattutto tra le fasce più deboli del popolo , quello che pensavamo non ci avessero mai abbandonato. Siamo stati presuntuosi e miopi , credendo che decenni di welfare e diritti conquistati con fatica fossero patrimonio oramai comune. A soffiare sul vento della paura non erano però i populisti ma i movimenti di estrema destra che partendo dagli Stati dell’ Est dell’Europa, rapidamente convertitesi da regimi comunisti a democrature neo fasciste, sono infine arrivate sull’altra sponda dell’Atlantico.
Discorsi pieni di risentimento, di odio verso “l’altro”, sia egli un immigrato piuttosto che una persona con orientamento sessuale diverso, hanno riempito la rete, facendo breccia in menti e in cuori sempre più neri. Braccia tese e slogan cupi, che colpevolmente avevamo creduto oramai relegati solo tra le pagine dei libri di storia, hanno di nuovo affollato le piazze, ci hanno circondato senza che avessimo il tempo e soprattutto la voglia di reagire. Abbiamo sopportato la riscrittura della Storia, le promesse di riportare ordine che in realtà erano pericolose minacce, la difesa di confini immaginari che serviva ad assecondare soltanto la rabbia e la disperazione, gli attacchi continui a chi esercitava semplicemente il sempre più debole dissenso politico.
Una volta al potere, in qualsiasi angolo del Pianeta, la destra neofascista ha trasformato le Istituzioni, smantellato lo stato sociale demonizzato da oligarchi mondiali che con i loro soldi hanno favorito la sua ascesa politica, preso il controllo dei mezzi di comunicazione soffocando qualsiasi pensiero critico.
Vi scrivo tutto questo non per spaventarvi ma per esortarvi a evitare che tutto questo accada. Non siate ignavi come lo siamo stati noi, non considerate mai la democrazia come un sistema scontato. La democrazia è fragile, è un sistema giovane rispetto a tutti quelli che la Storia ha conosciuto nei secoli, è imperfetto, ma è l’unico sistema che può garantire diritti veri e libertà autentiche. Pensate sempre con la vostra testa, non vi massificate al pensiero dominante, non abbiate paura di affermare le vostre idee anche quando vi sembrano minoritarie.
Siate solidali, rimanete umani.
Italia, 2045
Vostro padre