
Il parricidio eterno: Vicedomini e l’Italia che non vuole imparare
Un secolo dopo il grido di Vicedomini contro il fascismo e l’ignavia delle élite, l’Italia affronta nuove forme di parricidio culturale, politico e civile Nel maggio del 1925, Giuseppe Vicedomini firmava — o meglio, non poteva firmare — uno degli atti più lucidi e dolorosi della coscienza socialista in esilio: