Riscoprire il passato per costruire il futuro: il valore della memoria collettiva come fondamento della nostra identità
La memoria, è un bene prezioso, va curata e coltivata. Se la memoria individuale forma i nostri ricordi più intimi, ci insegna a evitare gli errori che abbiamo già commesso, la Memoria collettiva costituisce molto più del ricordo individuale, custodisce la ricchezza e la forza di una intera comunità. Il valore della Memoria è dunque un bene prezioso: non a caso i nostri avi prevedevano la condanna alla “damnatio memoriae”, l’umiliazione massima per un personaggio pubblico, la cancellazione di ogni traccia del suo passaggio nella società.
Lo sviluppo di nuovi media e di disparate forme di comunicazione, la telecamera che ognuno di noi oramai porta nella tasca della giacca o nella borsa aiuta il consolidamento dei ricordi personali, ma rischia di amplificare il processo di “liquidazione” della società che è nemico della Memoria storica.
Una comunità senza Memoria è una comunità destinata a perdere il senso civico, a deperire. La Memoria vive anche dentro ai simboli: statue, luoghi, strade e piazze. Questi simboli vanno però spiegati, raccontati, soprattutto a chi non li ha vissuti o studiati. Il racconto del passato di una città, lungi dal creare miti o leggende, deve dipanarsi attraverso un rigoroso processo di ricerca che restituisca all’intera comunità la sua Memoria.
Ogni giorno percorriamo strade cittadine intitolate a uomini e donne che hanno illustrato il nostro passato ma di cui non consociamo nulla. Raccontare di loro, spiegare quello che hanno fatto, aiuterà la nostra comunità a prendere maggiore consapevolezza di sé, e ci spronerà a essere all’altezza del nostro passato.
“Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro” ha scritto il cileno Luis Sepùlveda. E’ la convinzione che ha spinto CambiaMenti a lanciare “Gocce di Memoria” ambizioso progetto che vuole coinvolgere i cittadini che vorranno a costruire assieme questo grande racconto della nostra Memoria. Lo facciamo per noi contemporanei ma soprattutto per chi verrà dopo di noi: qualsiasi sia il futuro che attende la nostra comunità non si potrà mai fare a meno di capire chi siamo stati per decidere dove vogliamo andare.