Le ultime scoperte archeologiche raccontano un territorio ricco di storia e cultura.
L’Agro Nocerino Sarnese, con la sua posizione strategica nel cuore della Campania, si conferma ancora una volta un tesoro archeologico di inestimabile valore. Le recenti indagini condotte nei comuni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio e conclusisi nel mese di novembre, durante i lavori per il potenziamento della rete del gas metano, hanno portato alla luce tracce di un passato millenario che va dall’età del Bronzo alla tarda antichità.
Impronte dell’età del Bronzo: un enigma da decifrare
Tra le scoperte più affascinanti emergono impronte fossili risalenti all’età del Bronzo. Conservate nel letto del torrente Casarzano, queste tracce umane e animali rappresentano un unicum archeologico che solleva interrogativi sulla vita e le attività delle comunità preistoriche che abitarono la zona. La loro eccezionale conservazione è stata favorita dalle particolari condizioni geologiche, offrendo agli studiosi un prezioso strumento per ricostruire il paesaggio ambientale e sociale di migliaia di anni fa.
Gli esperti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio hanno già avviato studi approfonditi per interpretare il significato di queste impronte, che potrebbero rivelare dettagli cruciali sui movimenti delle popolazioni e sull’uso del territorio in epoche remote.
Ville rustiche e tombe romane: la quotidianità dell’antica Nuceria
Le scoperte non si fermano all’età preistorica. Durante gli scavi per la posa di condutture, sono emersi i resti di una villa rustica romana, probabilmente appartenente a un proprietario terriero di rango elevato. La struttura, ben conservata, testimonia le attività agricole e produttive che caratterizzavano l’economia del territorio in epoca romana.
Accanto alla villa sono state rinvenute tombe di varia tipologia, alcune delle quali contenenti corredi funerari che suggeriscono la presenza di una comunità strutturata e ben integrata nel sistema socio-economico romano. Questi ritrovamenti confermano il ruolo di Nuceria Alfaterna come fulcro di attività culturali, commerciali e agricole nell’antichità.
Un santuario più antico: il cuore spirituale del territorio
Un altro capitolo significativo è rappresentato dalla scoperta di un santuario di epoca arcaica, situato lungo un antico tracciato viario. Questo luogo sacro, probabilmente dedicato a una divinità della natura, offre spunti di riflessione sul rapporto tra spiritualità e territorio. Le tracce di frequentazione, databili tra l’VIII e il VI secolo a.C., suggeriscono che il santuario fosse un punto di riferimento per i pellegrini e le comunità locali.
Gli oggetti votivi rinvenuti, tra cui ceramiche decorate e piccoli manufatti in bronzo, evidenziano una tradizione religiosa radicata e variegata. Questa scoperta arricchisce ulteriormente il quadro già complesso della religiosità antica nell’Agro Nocerino Sarnese.
La sfida della valorizzazione e della tutela
Le scoperte recenti sollevano una questione cruciale: come tutelare e valorizzare questo patrimonio archeologico? Il rischio che i resti vengano danneggiati o trascurati è concreto, soprattutto in un territorio densamente urbanizzato come l’Agro Nocerino Sarnese. Tuttavia, la collaborazione tra enti locali, associazioni culturali e la Soprintendenza offre una speranza per un futuro in cui la storia possa essere accessibile e fruibile da tutti.
L’idea di creare percorsi archeologici integrati, che colleghino i vari siti di interesse, potrebbe rappresentare una svolta per il turismo culturale locale. Iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e tra i cittadini potrebbero inoltre favorire una maggiore consapevolezza dell’importanza di preservare e valorizzare questo patrimonio unico.
Un territorio che parla al futuro
Le scoperte archeologiche nell’Agro Nocerino Sarnese non sono solo una finestra sul passato, ma un monito per il futuro. In un’epoca di cambiamenti rapidi e spesso distruttivi, la storia ci invita a riflettere sul valore della memoria e sulla necessità di proteggere le radici che ci legano alla nostra identità collettiva.
Questo territorio, con la sua ricchezza di testimonianze archeologiche, rappresenta un ponte tra passato e presente, un invito a riscoprire le nostre origini e a proiettarle verso un futuro sostenibile e consapevole.
Fonte immagini Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino